mercoledì 25 maggio 2011

Relazione tecnica per la valorizzazione ecosostenibile del lago di Telese attraverso la pratica responsabile della pesca sportiva e opportunità future.

l'Ass. affiliata ASI Wanted Carp, attraverso il suo
Presidente Valentino Rodolfo di Telese, ha richiesto un progetto teso alla
riqualificazione, valorizzazione e protezione delle acque in cui la sua
associazione vive il magnifico sport della pesca sportiva. Il fine è anche
quello di una riqualificazione socio-economica dell'area, la sua conservazione
nelle tradizioni del territorio e lo sviluppo sostenibile. Accolto con
entusiasmo dagli enti coinvolti, molte delle proposte sono già in corso d'opera
e le restanti sarànno discusse in Consulta regionale a breve.

Omissis

4. L’area interessata e il territorio

Fig. 1. Posizione geografica e vista aerea del lago di Telese
Telese è situata al centro di una valle a cui dà il nome e che raggruppa 9 comuni
(Amorosi, Castelvenere, Frasso Telesino, Melizzano, Puglianello, S.Salvatore Telesino,
Solopaca, Telese) tutti facenti parte della provincia di Benevento. Suddetta valle è posta
nella fascia nord orientale della provincia della Campania. E’ delimitata a nord ovest dai
massicci meridionali del Matese e dal fiume Volturno e a sud est dall’imponente Taburno.
La valle è fornita di un ottimo sistema viario e ferroviario ed è caratterizzata dall’avere un
clima abbastanza mite tipico della zona sublitoranea.
Telese giace a 50 m. s.l. m. nel cuore della Valle Telesina di cui è il nodo stradale (S.S. 87
Sannitica;S.S. 372 ; superstrada Benevento-Telese-Caianello), ferroviario (rete Napoli-
Caserta-Benevento-Foggia che costituisce la trasversale Tirreno Adriatica) e logistico
(enti, scuole, presidi sanitari). Possiede suggestive attrazioni naturali come il lago e la
splendida pineta soprastante le Terme. A pochi Km da Telese in direzione S.S.Telesino
sono ubicati i resti dell’antica Telesia sannitica. Si ammirano le possenti mura in opus
reticulatum con le 4 porte di ingresso alla città orientale secondo i punti cardinali.
Rimangono, inoltre lunghi tratti di vie lastricate, ruderi di edifici, e fuori dalle cinta murarie
le vestigia di un circo e di un anfiteatro. Sempre a Telese è visitabile la torre campanaria
del 13° secolo.
Escursioni sono possibili anche con mezzi pubblici a Faicchio per visitare il castello
quattrocentesco; a S. Agata dei Goti dove troveremo la chiesa dell’Annunziata (sec.XIII)
con un vigoroso ciclo di affreschi e le vetrate del Cassinari, la chiesa di S. Menna (sec XII)
con il pregevole pavimento a mosaico, il Duono (sec XVII) ; a pochi Km. troviamo
Pontelandolfo con la lavorazione della lana e Guardia Sanframondi con i resti del castello
dei Sanframondo (sec X), la chiesa di S. Sebastiano (sec.XVIII) con gli affreschi di De
Matteis e gli stucchi del Vacccaro,la chiesa dell’Assunta (sec.XVIII) con l’annesso museo
degli argenti e arredi sacri.
E’ possibile raggiungere anche Cerreto Sannita e S.Lorenzello con il famoso artigianato
tessile e ceramico, l’appuntamento mensile con l’antiquariato “Mercantico”, nonchè
Solopaca famosa per il suo vino.
Il territorio di Telese Terme presenta notevoli emergenze naturalistiche e paesaggistiche
e, più o meno, grossi problemi connessi alla natura idrogeologica dell’area; ha subito
sostanziali modificazioni antropiche negli ultimi 10-15 anni che ne hanno amplificato parte
dei problemi naturali. L’urbanizzazione del territorio finora è avvenuta senza il dovuto
rispetto delle bellezze storico-naturali e con scarso interesse dei problemi territoriali.
Il Piano Regolatore di Telese Terme doveva avere come obiettivo prioritario la difesa delle
emergenze naturali e la realizzazione di un uso del territorio in relazione alle sue risorse,
ma poco è stato fatto.
Il comune di Telese Terme è situato nella fascia interna della Regione Campania, in
Provincia di Benevento, zona cerniera tra la Campania, la Puglia ed il Molise; esso si
estende per 9.83 Kmq., ed è delimitato a Nord e a d Est dai Comuni di San Salvatore
Telesino e Castelvenere, ad Ovest da Amorosi e, infine, a Sud dal comune di Solopaca.
La quasi totalità del territorio Comunale risulta pianeggiante, mentre nel quadrante a Nord,
troviamo la dorsale del Monte Pugliano, con le acque sgorganti del Grassano e delle
Terme, più a valle, a confine con Solopaca, si sviluppa parte del fiume Calore. Telese
Terme è attraversato dalle strade a scorrimento veloce Caianello-Benevento e dall Fondo
Valle Isclero, che costituiscono i collegamento più importanti e diretti con le autostrade
Roma-Napoli e Napoli-Bari.
In tale contesto si inserisce il Lago di Telese, questo stupendo, quanto importante,
“sistema ecologico” ubicato nell’area a sud-est del centro abitato.
(tratto da Lago di Telese relazione dello stato dell’ambiente Dott. G. Morilello)
Omissis

I soggetti interessati al progetto tra i quali sviluppare il programma di intervento o
protocollo d’intesa possono essere così riassunti:
1. Regione Campania
2. Provincia di Benevento
3. Comune di Telese
4. ASI pesca
5. Getapesca/StudioGeta
Lo scopo dell’attività è quella di creare sia nuovi posti di lavoro che supportare
sinergicamente le attività esistenti, e sia di utilizzare, come risorsa stabile, l’indotto
generato dall’utilizzo delle risorse ittiche e naturalistiche in modo ecosostenibile. Le
relazioni tra le popolazioni naturali di pesci e l’economia, si fondano essenzialmente
sull'attività della pesca amatoriale e professionale, da cui senza stravolgere il dettato della
Proposta di legge Regionale Campania, denominata Norme per l’esercizio della pesca, la
tutela, la protezione e l’incremento della fauna ittica in tutte le acque interne della Regione
Campania” si intende realizzare, attraverso l’Associazione di riferimento, i dettati dell’Art. 1
della citata norma, ed in particolare lo sviluppo dei primi 4 commi:
1. Ai sensi della normativa italiana ed europea tulle le acque superficiali e sotterranee
sono pubbliche e per lo Stato rappresentano una risorsa fondamentale da salvaguardare.
2. La fauna delle acque interne tutelata, quale risorsa naturale rinnovabile.
3. La Regione promuove la tutela l’incremento e il riequilibrio biologico della fauna ittica,
favorisce la ricerca e la sperimentazione scientifica attua interventi di conservazione
ambientale.
4. La presente legge ha come finalità la disciplina dei prelievi di fauna ittica in tulle le
acque interne della Regione mediante l’esercizio della pesca nel rispetto dei principi di
tutela e di salvaguardia degli ecosistemi acquatici, nell’ambito delle funzioni spettanti alle
Regioni e alle Province.
Omissis

Dalle analisi risulta che presso l’Hotel del Lago nel 1993, relativamente ai mesi di
osservazione, si ha una media di BOD5 = 18,7 mg/l, presso il Ristorante il Cigno la media
del BOD5 = 1,8 mg/l, mentre presso lo Chalet del Lago abbiamo una media BOD5 = 16,7
mg/l.
Nel 1994 presso l’Hotel del Lago, il Ristorante il Cigno e lo Chalet del Lago, relativamente
ai mesi di osservazione, la BOD5 = 1 mg/l.
L’indice COD indica la domanda chimica di ossigeno, ossia quanto ossigeno serve per
depurare chimicamente le sostanze organiche che inquinano l’acqua.
Presso l’Hotel del Lago nel 1993 abbiamo che la media COD dei mesi rilevati è 17,4 mg/l.
Presso il Ristorante il Cigno la media COD = 16,4 mg/l, mentre presso lo Chalet del Lago
la media COD = 17,3 mg/l.
Nel 1994 abbiamo, rispettivamente ai punti di prelievo, la media COD = 10,1 mg/l, COD =
9,8 mg/l, COD = 7,5 mg/l.
L’indice relativo all’azoto ammoniacale si riferisce all’inquinamento organico.
L’azoto ammoniacale è un prodotto della degradazione aerobica di sostanze organiche.
La soglia di rischio è fissata a 1 mg/l, mentre quella di sicurezza è fissata a 0,5 mg/l.
In tutti i prelievi tale valore rientra nei limiti citati, tranne che il valore dell’azoto
ammoniacale rinvenuto presso lo Chalet del Lago nel luglio 1994 dove l’Azoto
ammoniacale è pari a 0,09 mg/l.
L’indice relativo ai nitriti presenta la soglia di rischio a 0,01 mg/l.
I nitriti sono prodotti derivati dall’ossidazione dell’ammoniaca.
Le nitroammine, sostanze cancerogene, derivano dalla reazione dei nitriti con le ammine.
In tutti i prelievi il valore dei nitriti è nullo.
TAB 1 / A
HOTEL DEL LAGO
Ago 94 Lug 94 Ott 93 Ago 93 Lug 93
Cromo 0,008 0,001 0,003
Cadmio 0,001 0,004
Rame 0,016 0,031 0,021 0,029
Piombo 0,007 0,004 0,005
I valori sono espressi in mg/l
CHALET DEL LAGO
Ago 94 Lug 94 Ott 93 Ago 93 Lug 93
Cromo 0,012 0,032 0,001 0,002
Cadmio 0,001
Rame 0,03 0,08 0,019 0,02
Piombo 0,004 0,008 0,008
I valori sono espressi in mg/l
20
RISTORANTE IL CIGNO
Ago 94 Lug 94 Ott 93 Ago 93 Lug 93
Cromo 0,005 0,003 0,031
Rame 0,023 0,023 0,029 0,039
Piombo 0,008 0,016 0,001
I valori sono espressi in mg/l

Immagine 9. vista del lago di telese dall’Hotel del lago.
12. La carpa (Cyprinus carpio, linneo 1758) specie di maggior interesse per la
tecnica del carp-fishing.
Definizione di CIPRINIDI
Intendendo il gruppo nel senso ristretto dato da Nelson (1984), che esclude i
Characiformes e Gymnotiformes, un tempo inclusi nei Cypriniformes, l'ordine può essere
descritto come segue.
Corpo fusiforme nella maggior parte delle specie, più o meno allungato nelle altre. Bocca
più o meno protrattile, con orlo boccale superiore generalmente formato dai soli
premascellari. Dentatura variabile, sempre assente sul vomere e sulle mascelle e
presente sulle ossa faringee inferiori, che sono grandi e falciformi. Nel cranio sono
presenti i parietali, il simplettico, il subopercolare, il mesocoracoide. I parietali sono a
contatto o separati. Presenza di 3-5 raggi branchiostegi. Scaglie generalmente cicloidi,
assenti sul capo. Pinne sostenute da raggi molli (malacopterigi) e quasi sempre prive di
raggi spiniformi; pinna dorsale adiposa sempre assente; pinne ventrali in posizione
addominale; pinna caudale omocerca. Apparato di Weber presente, costituito da una
serie di piccole ossa (claustro, scafio, intercalare e tripode), derivate da parti delle prime
vertebre, che collegano la parte cefalica della vescica gassosa con il labirinto
dell'orecchio interno; la connessione realizza un'interdipendenza funzionale tra vescica
gassosa e labirinto, finalizzata alla regolazione dell'equilibrio e della posizione del pesce;
l'intera struttura, inoltre, sembra essere in relazione con la ricezione e la produzione di
suoni. Vescica gassosa generalmente suddivisa in due o tre parti da strozzature e
connessa al tubo digerente mediante il dotto pneumatico (fisostomi). Sono presenti le
ossa intramuscolari (miospine o "lische").


Immagine 10. esemplare di Carpa (Cyprinus carpio)
Descrizione della forma selvatica - Corpo robusto, piuttosto allungato, la massima
altezza è compresa 2,75-3,5 nella lunghezza standard, più o meno alto ed arcuato, sino
a formare talvolta una gibbosità dorsale. Testa conica con muso relativamente corto.
Bocca terminale, piuttosto piccola, protrattile, con labbra spesse e carnose. Presenza di
due paia di barbigli. Il paio anteriore, più breve, è situato a metà circa del labbro
superiore, mentre il secondo paio, più lungo, è collocato agli angoli della bocca. L'occhio
ha medie dimensioni. Le branchiospine sono più robuste e più rade che in Carassius. I
denti faringei, molariformi, sono disposti su ciascun lato in tre serie e presentano leggere
solcature.
Corpo interamente ricoperto di squame cicloidi. La linea laterale ha andamento quasi
rettilineo, s'incurva appena verso l'alto nella porzione anteriore. Le pinne dorsale e anale
hanno base lunga e bordo concavo, l'ultimo raggio semplice è robusto e dentellato
posteriormente. La pinna caudale appare distintamente bilobata, con gli apici dei lobi
arrotondati.
Il dorso e i fianchi sono bruno olivastri, con riflessi bronzeo dorati, particolarmente
evidenti sui fianchi. Il ventre è giallastro o bianco giallastro. Le pinne sono verdastre o
grigio verdastre, talora volgenti al rossiccio. Taglia grande. La lunghezza degli adulti
arriva sino ai 130 cm, ma in media non supera i 50 cm; il peso massimo può essere di 45
kg, ma un peso di 30-32 kg è già eccezionale mentre quello comune si aggira sui 2-3 kg
e può arrivare sino ai 10 kg.
Riproduzione - La maturità sessuale è raggiunta a 2-4 anni d'età. I maschi solitamente
maturano un anno prima delle femmine. La riproduzione avviene da metà maggio a tutto
giugno e può protrarsi anche nel mese di luglio, a seconda delle località. Quando la
temperatura dell'acqua raggiunge i 19-20 °C durante il giorno e di notte non scende sotto
i 14-15 °C, i maschi e le femmine si portano in pro ssimità delle rive, in acque poco
profonde, e provvedono alla deposizione delle uova che vengono attaccate ai tappeti di
vegetazione sommersa od alla base delle canne palustri, di preferenza non lontane dalla
superficie. Gli amori delle carpe sono molto rumorosi. I maschi, molto eccitati, al
momento della frega si abbandonano alle evoluzioni più violente, fanno delle furibonde
corse nelle più varie posizioni e salti fuori dall'acqua. Le femmine, più pesanti e meno
svelte dei maschi, cercano il luogo più adatto per deporre le uova; quando il luogo è
stato scelto, rimanendo immobili, fanno scendere lentamente e delicatamente le uova
sopra le foglie acquatiche. E' frequente che due o tre maschi s'interessino ad una sola
femmina; appena le uova sono deposte, uno dei pretendenti vi si slancia sopra e subito
le feconda. La quantità delle uova che la femmina depone, si può considerare intorno a
100.000-200.000 uova per kg di peso; le uova misurano circa 1,5 mm di diametro. Per la
schiusa sono necessari 90-110 gradi-giorno: ciò significa che a 18-19 °C le larve
nascono dopo 5-6 giorni. Per circa due giorni rimangono attaccate alla vegetazione
acquatica, dopodiché iniziano a condurre vita libera. L'accrescimento è rapido; a un anno
di età la lunghezza è di 15 cm e il peso di 200 gr. Abbastanza rapidi sono sia lo sviluppo
che la crescita; a tre anni di età una carpa è già atta alla riproduzione ed ha già
acquistato rispettabili dimensioni, per quanto vi siano sempre tra soggetto e soggetto
notevoli differenze dovute all'ambiente in cui il pesce va crescendo. Lasciata a se stessa
una carpa di tre anni pesa in media 500 grammi con una lunghezza da 25 a 35
centimetri; in allevamento, ben nutrita e spinta, negli stessi tre anni può giungere a
pesare fino a 2 chilogrammi. Data la grande prolificità della carpa, nel bacini dove si
alleva. si toglie ogni anno un grandissimo numero di piccoli per evitare pericolosi
ingombri. In genere i piccoli tolti dal bacini di allevamento vengono immessi in altre
acque a scopo di ripopolamento.

13. Politica ambientale dell’associazione
L'Associazione si impegna a condurre le proprie attività in armonia e nel rispetto del
proprio ambiente naturale, cercando così di garantire ai propri associati maggiori garanzie
sulla tutela dell’ambiente. L’ Associazione inoltre s’impegna a rispettare in pieno le
disposizioni di legge vigenti in materia ambientale per il proprio settore e ad assumere,
quale obiettivo di qualificazione, sia per il servizio “guide”, sia per un eventuale gestione,
gli impegni ispirati allo standard internazionale volontario UNI EN ISO 14001 (1) e dal
regolamento CE n 761/2001 (2) sull’adesione volontaria a un sistema comunitario di
ecogestione, puntando ai principi individuati dal dettato comunitario e dalle proposte in
esso contenute. L’ Associazione crede pertanto nello sviluppo delle proprie attività
produttive orientate verso la Sostenibilità e la Compatibilità ambientale, ricercando il
continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali al fine di mantenere un giusto
equilibrio tra responsabilità sociale, ambientale ed economica.
Tale finalità si auspica possa concretizzarsi con benefici tangibili per tutti gli operatori
dell’Associazione e per la collettività locale. Il Consiglio Associativo è consapevole che i
risultati orientati all’eccellenza ambientale sono realistici solo a precise condizioni e per
questo è decisa a puntare al coinvolgimento del personale e alla sensibilizzazione della
popolazione locale e delle altre parti interessate.
Questa è la strada per raggiungere il successo presente e futuro del proprio Sistema di
Gestione Ambientale e si impegna a seguire e sostenere i seguenti criteri ed indirizzi
ambientali:
· tenere costantemente sotto controllo le proprie attività generanti impatti ambientali
significativi, puntando sulla prevenzione (come ad esempio manifestazioni
agonistiche non impattanti, ripopolamenti studiati, analizzati e condivisi, utilizzo di
attrezzature propedeutiche della pesca).
· tenere costantemente sotto controllo l’impiego di risorse naturali.
· favorire il coinvolgimento e la consapevolezza della popolazione locale, degli enti e
delle altre realtà di pescatori sportivi, verso i temi ambientali di pertinenza dell’
Associazione.
· promuovere verso i propri Associati e le parti interessate l’impegno volontario
assunto dall’ Associazione verso l’ambiente, partecipando e, per quanto possibile,
promuovendo iniziative ed attività a tutela e sostegno dell’ambiente.
L’ Associazione si impegna a definire degli Obiettivi Ambientali, destinando le risorse
adeguate e qualificate per il loro raggiungimento, e a monitorare costantemente il loro
grado di raggiungimento e lo stato di avanzamento delle attività.
Il Consiglio dell’ Associazione intende supportare il proprio Associato con formazione
adeguata alla loro attività di pesca (consapevolezza degli effetti ambientali connessi
alle rispettive attività sportive). L’ Associazione inoltre ritiene necessario coinvolgere i
propri fornitori di beni e servizi (sponsor) per favorire il miglioramento ambientale. Ogni
fornitore di beni e servizi viene valutato in base a criteri di qualificazione riconducibili
ad aspetti ambientali. L’ Associazione è sensibile al coinvolgimento degli enti in
progetti per la diffusione delle conoscenze e della cultura ambientale.
Essa s’impegna inoltre a riesaminare periodicamente il proprio Sistema di Gestione
Ambientale, i propri obiettivi ambientali, puntando al miglioramento continuo, e a
supportare con un’adeguata informazione gli Associati e le parti interessate in merito
all’impegno verso l’ambiente da parte dell’ Associazione.
In ultima analisi, l’ Associazione ritiene che l’applicazione dei requisiti di
ecosostenibilità, sia un’opportunità importante per migliorare la propria
organizzazione, sotto il profilo dell’attenzione verso gl’impatti ambientali, e la propria
immagine verso la collettività.
1- La ISO 14001 è una norma internazionale di carattere volontario, applicabile a tutte le
tipologie di Associazioni, metodologie, progetti e imprese, che definisce come deve essere
sviluppato un efficace sistema di gestione ambientale.
2- Il Programma comunitario per uno sviluppo sostenibile, approvato dal Consiglio CEE il
1° febbraio 1993

14. ATTIVITA’ CONNESSE ALL’OASI
14.1 Premessa
In questo capitolo verranno descritte sommariamente una serie di attività che bene si
coniugano con i centri di pesca sportiva e che si collocano in un concetto più ampio di
conservazione e valorizzazione del territorio. Queste attività integrano il progetto iniziale e si
inseriscono in un progetto di più ampio respiro, una vera e propria oasi ecologica capace di
attrarre numerosi turisti e curiosi anche non direttamente interessati alla pesca sportiva.
Una volta scelte le attività accessorie da voler attuare verrà realizzato il progetto relativo ad
hoc, con tutte le specifiche tecniche del caso e l’analisi economica specifica per ogni
singola attività.

14.2 Scuola di pesca
La scuola di pesca è un attività che sta dimostrando di essere molto apprezzata soprattutto
nell’ottica della promozione di attività sportive all’aria aperta e un contatto diverso con la
natura, a cui i più giovani vogliono avvicinarsi. La scuola generalmente è indirizzata ai più
giovani ed è gratuita, infatti generalmente queste attività vengono promosse e finanziate
dagli stessi comuni o pro-loco che organizzano spesso anche un servizio navetta che
preleva i ragazzini nei vari comuni per portarli sul lago.
Le scolaresche sono interessate a iniziative di questo tipo soprattutto in pacchetti che
prevedano la partecipazione anche ad altre attività oltre la scuola di pesca (percorso natura
lago, aula ecologica, acquario didattico, etc.)

Immagine 11. : Scolaresca partecipante alla visita di un centro natura
La scuola può essere indirizzata anche a persone adulte che intendano affinare la propria
tecnica di pesca o avvicinarsi ad una nuova tecnica.
I corsi saranno articolati tra lezioni teoriche e pratiche, spesso l’attrezzatura da pesca viene
messa a disposizione dalle stesse case produttrici, non comportando un costo per il
gestore.



Immagine 12. lezione ambientale sul fiume Immagine 13. lezione di pesca
L’associazione di riferimento, attraverso lo studio e la tutela della fauna presente nel
ecosistema acquatico del lago di Telese, può realizzare attraverso lo strumento
denominato “slide show” e di alcuni relatori altamente qualificati, una serie di supporti
didattici per una migliore conoscenza dei sistemi idrogeologici, della fauna ittica alloctona
ed autoctona, dello sviluppo eco-sostenibile nonché delle norme di comportamento da
adottare per non danneggiare l’ambiente e la biocenosi.
Quest’ultimo punto in particolare si ritiene che possa essere un valido supporto didattico
per i ragazzi d’età compresa tra i 6 e 12 anni (scuola primaria), essendo sia attuale che di
sicuro impatto, altamente formativo oltre che semplice da recepire utilizzando le schede di
immagini.
Questo incontro verrebbe fornito a titolo totalmente gratuito (video, prodotti di supporto e
relatori compresi) e mira a informare i ragazzi su norme di comportamento da evitare per
non danneggiare gli ambienti acquatici e guidarli attraverso la conoscenza della vita del
mondo acquatico che non è possibile osservare dalla superficie.
Il progetto di lavoro sarebbe quindi integrato e completato con visite guidate direttamente
sul lago, in modo da unire l’esperienza diretta a quella teorica, creando quindi quel
supporto culturale (investendo sui giovanissimi) che sarà alla base della gestione
responsabile di domani.

14.3 Politica sociale: Accesso all’attività di pesca a persone diversamente
abili.
Quasi sempre le persone che effettuano questa attività vittime di un tragico incidente o
costretti sulla sedia a rotelle, trovano impossibile continuare a coltivare la passione per la
pesca sportiva a causa dell’inacessibilità dei siti di pesca. La possibilità di prevedere un
accesso agevole e delle piazzole attrezzate che consentano di praticare la pesca alle
persone diversamente abili è dimostrazione di forte senso civico.
Iniziative di questo tipo scaturiscono dalla consapevolezza che nel percorso di crescita della
persona diversamente abile, lo sport in generale e in particolare l’attività della pesca
sportiva è un’attività importante in quanto momento di socializzazione, aggregazione ed
emancipazione; praticarlo consente di acquisire specifiche abilità che contribuiscono ad
accrescere la propria autostima, consentendo una maggiore integrazione nel contesto
sociale, migliorando la qualità della vita.
Spesso per la realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento di tale attività sono le
stesse istituzioni a farsi carico degli oneri economici.
Un comunicare attraverso la pesca e la passione che va oltre i limiti del comune modo di
definire “insieme”.
Spesso sono i limiti culturali e non quelli fisici che impediscono a ragazzi e ragazze
portatori di handicap di svolgere attività di integrazione e spesso non ci si rende conto che
semplicemente ottimizzando le risorse già disponibili (ad esempio l’ambiente) e creando
gli opportuni contatti con chi già svolge attività sportive è possibile creare livelli di
condivisione che permettono a tutti i coinvolti di crescere insieme.
La pesca sportiva rappresenta, data la sua immensa poliedricità, il presupposto per
svolgere un attività ludico sportiva a basso profilo atletico e alla portata di tutti, dotata di
elementi qualificanti come la vita all’aria aperta, la conoscenza dell’ecologia, il rispetto per
l’ambiente e la socializzazione, inoltre in termini prettamente didattici e di pratica si fonda
su concentrazione, pazienza e perizia, tutti elementi che sono la base di una disciplina.


Immagine 14. Manifestazione di beneficenza e sociale organizzata dall’Ass. Caccia Grossa
Rappresenta un attività a basso costo se svolta in modo dilettantistico, fruibile a qualsiasi
età ed ecosostenibile se svolta nei moderni principi etici: la pesca sportiva quindi può
innegabilmente rappresentare l’elemento di contatto tra l’appassionato (tutor maestro
guida) e il portatore di handicap (allievo fruitore) che desidera imparare o cimentarsi,
creando il superamento dei limiti sociali e condividendo un qualcosa che dona
soddisfazione ad entrambi gli attori.
26
Da circa 8 anni dopo alcune manifestazioni “pilota” nel centro Italia, si è arrivati a
realizzare in modo concreto e fattivo tale operosità il cui apice si è raggiunto il 2 maggio
2010 in provincia di Chieti realizzando una manifestazione dal titolo “A pesca insieme” che
ha visto coinvolti contemporaneamente oltre 70 ragazzi e ragazze disabili.
Coinvolgendo le associazioni di pesca sportiva del territorio e nazionali si sono reperite le
attrezzature e gli accessori necessari alla pratica e si è trovata una location idonea che
garantisse sia l’opportunità di svolgere tecniche semplici e un elevata pescosità e sia gli
standard di fruibilità e sicurezza dovuti.
Nel caso della manifestazione di Chieti si è optato per una cava privata dove era presente
una struttura ricettiva dotata di ristorante, bar, parco giochi e servizi igienici, con sponde
accessibili e solide.
Ogni disabile al suo arrivo riceveva gratuitamente una maglietta commemorativa
dell’evento e una serie di gadget messi a disposizione da uno sponsor e veniva assegnato
ad un pescatore sportivo che aveva il compito di accompagnarlo e instradarlo alla pesca:
tutti insieme si accedeva al lago per l’inizio delle attività.
Sono stati coinvolti nelle attività sportive anche i familiari e gli accompagnatori elemento
che immediatamente e inevitabilmente ha generato l’unione, la prossimità, l’aggregazione
e la socializzazione che erano il fine reale dell’evento: tutte le barriere sociali e fisiche
vengono abbattute una ad una nell’istante in cui ci si rende conto che chi si sta veramente
divertendo sono proprio i pescatori che vedono concretizzarsi la loro esperienza in gioia
per questi ragazzi e ragazze.
Questo impianto di condivisione si fonda sulla fiducia e sulla passione: per un disabile,
grazie all’aiuto del “suo maestro di pesca” catturare un pesce, lottarci e vincerlo, prendere
uno degli animali che in natura rappresenta un entità sconosciuta, preclusa e sfuggente,
vedere come i suoi insegnamenti, suggerimenti e consigli si tramutano in una vittoria
permette ad entrambi di entrare in comunione, di condividere una vittoria: il tutto alla
presenza del “gruppo”, in un clima di festa, sono elementi che possono realizzare quel
concetto di integrazione cosciente, quell’insieme che troppo spesso isola non per “il male”
patito, ma per i riflessi che può generare.


Immagine 15. Manifestazione “A pesca Insieme”
 “””Ho conosciuto Abib, un ragazzo di 12 anni affetto da distrofia, che nonostante le difficoltà oggettive per lui
a tenere in mano la canna ha dimostrato un coraggio e una voglia di divertirsi che mi sarà d’esempio per il
resto della vita, una ragazza non vedente che voleva solo che innescassi l’amo e lanciassi per lei, tanto si
sentiva padrona della situazione (ed era vero), ed un ragazzo con la sindrome di down che ogni pesce che
catturava chiedeva a tutti come l’avrebbero cucinato…
Praticando la pesca sportiva questi ragazzi dimostrano che l’unica vera barriera è nei “sani” che non
riescono a comprendere quanto i loro desideri, sacrifici e impegno a pesca sono identici a quelli di un
qualsiasi pescatore. “””
Tratto dall’articolo di TC&S del giugno 2010 a firma di Milillo Gianluca, in riferimento alla manifestazione di integrazione sociale
attraverso la pesca sportiva denominata “A pesca insiema”:

Nota bene: Nelle possibili alternative di realizzazione bisognerà rendere agevoli tutti i
passaggi, per ciò che concerne le postazioni di pesca, allorquando la condizione delle
sponde lo consenta basterà sistemare le stesse e renderle pianeggianti, in caso contrario si
possono prevedere delle postazioni artificiali, in questo caso l’unico accorgimento se la
pedana non sia stata già realizzata in legno, sarà quello di ricoprire la struttura metallica con
materiale vegetale (pedana di legno ad esempio) per rendere il tutto in armonia con il
paesaggio circostante.


Immagine 16: sponda idonea alla pratica della pesca a persone con disabilità motorie

Immagine 17a, 17b: postazione di pesca per disabili

14.4 Birdwatching
Il Birdwatching (osservazione degli uccelli) è un’attività che può essere svolta durante tutto
l’arco dell’anno, è un fenomeno che conta sempre più appassionati desiderosi di osservare
le specie dell’avifauna locale. Oltre agli uccelli stanziali (che non migrano) è possibile
osservare anche le specie migratorie, i cosiddetti uccelli di passo che si troveranno nell’area
dell’oasi solo di passaggio.

Perché il Birdwatching?
Quando si ricreano zone umide inevitabilmente le stesse aree saranno popolate da varie
specie di uccelli che trovano nel sito un habitat ideale, per cui bene si presterà a questa
attività.
Basterà predisporre uno o più capanni mimetici situati in zone strategiche, dove risulterà più
agevole l’osservazione.
L’attività di birdwatching potrà essere realizzata solo nelle prime ore della mattina o nei
giorni di chiusura dell’oasi, questo perché nelle altre ore in seguito all’affluenza dei pescatori
sportivi gli uccelli difficilmente stazioneranno nelle vicinanze dei bacini perché spaventati
dalla presenza umana.


Foto 18a, 18b: capanni per attività di bird-watching

14.5 Acquario didattico e vasche tattili
L’acquario didattico è sicuramente il progetto più ambizioso a cui il territorio può puntare,
generalmente questo tipo di progetto viene perseguito dalle regioni o province, in quanto si
tratta di progetti che richiedono dei discreti investimenti ma che allo stesso tempo sono in
grado di dare una forte visibilità, promovendone le sue peculiarità ambientali e naturalistiche
e dando un ulteriore impulso al turismo. La realizzazione dell’acquario seppur di modeste
dimensioni potrà diventare uno dei fiori all’occhiello dell’offerta culturale del territorio del
comune di Telese, soprattutto perché ad oggi non né esiste nemmeno uno in tutto il
territorio. L’Acquario riprodurrà l’ambiente particolare del lago in questione (lago di Telese)
e si svilupperà lungo un percorso che porterà il visitatore, ad incontrare le specie ittiche di
ambienti diversi che altrimenti difficilmente riuscirebbe ad osservare in natura.
Omissis