lunedì 11 aprile 2011

Operazione di recupero, finalizzata al salvataggio della fauna ittica da parte di volontari nell’area circumlacuale del lago di Scanno.

Premessa
A causa di un fenomeno ciclico di esondazione del lago di Scanno nell’area del suo emissario, si assiste alla formazione di “pozze” in cui il pesce trova naturalmente riparo: detti siti a causa del progressivo abbassamento del livello idrico tendono ad asciugarsi.
Al fine di salvare la fauna ittica da questo sfavorevole regime idrico, si esprime la volontà a procedere per recuperare la fauna ittica intrappolata in queste aree per reimmetterla nel bacino principale (Lago di Scanno).

Modalità
Si precisa inoltre che l’azione sarà totalmente gratuita e non graverà su nessun ente, sarà svolta su base volontaria attraverso la collaborazione dell’ ASD ASI “Giant pike fishing” http://www.giantpike.net/public/ Associazione il cui Presidente è Luigi De Marco, ed altri volontari coordinati dall’associazione di riferimento.
Ogni singolo partecipante è coperto da assicurazione individuale per lo svolgimento della attività.
Le operazioni saranno presiedute e supervisionate dallo staff tecnico del Getapesca, facente capo allo studio GETA “Gestione ecosostenibile e tutela ambientale” studio professionale con sede in Pescara, per tutte le incombenze di carattere tecnico/scientifico, durante le fasi di recupero, trasporto e reimmissione, nella persona del dott. Giuseppe Simone Milillo.



Obiettivi
L’obiettivo principale consiste nel salvare quanti più pesci possibile, destinati altrimenti ad una morte certa, dando la precedenza ai riproduttori e le specie di maggior pregio, tutto questo nell’ottica della sostenibilita del bacino stesso e di sensibilizzazione per le comunità locali ad una maggiore attenzione nei riguardi dei delicati meccanismi ambientali. Inoltre la presenza di particolari endemismi ittici di particolare interesse e tutelati a livello comunitario, “convenzione di Berna”, in quanto specie a rischio di estinzione, quale la Scardola di un particolare genotipo, che solo in questo bacino vive e si riproduce, impongono l’attività in oggetto e maggiore attenzione da parte delle istituzioni preposte al controllo e salvaguardia di questa particolare specie ittica.



Comunicazioni
Appena il livello dell’invaso creato dalla fuoriuscita di acqua del bacino principale, dovesse scendere al di sotto del livello critico per la sopravvivenza dei pesci, si procederà con quanto esposto, logicamente le operazioni di recupero e salvataggio ittico saranno tempestivamente segnalate agli organi preposti prima dell’inizio delle attività stesse.

Dal quotidiano IL CENTRO dell'Aquila

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