mercoledì 2 marzo 2011

63 nuovi posti di lavoro

Il presente progetto propone una gestione sostenibile e responsabile della risorsa ambientale nel territorio dell’Abruzzo.



notiamo che non esiste sviluppo sostenibile se non c’è integrazione ed equilibrio fra le tre dimensioni, sociale, economica ed ambientale.
La dimensione sociale vede lo sviluppo della società come una via di partecipazione per tutti.
La dimensione economica mira ad una giusta distribuzione globale del benessere, proteggendo da uno sfruttamento sconsiderato le risorse naturali ed umane.
La dimensione ambientale ha l’obiettivo di mantenere la natura e l’ambiente per le generazioni future.
La cultura è la base che integra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.
Dal grafico si nota che non è possibile aumentare contemporaneamente le 3 dimensioni, è indispensabile fare delle scelte.
Lo sviluppo sostenibile quindi è uno sviluppo partecipato.
è un processo continuo che deve coniugare, interconnettere le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo per garantire la così detta regola dell’equilibrio delle tre E: ecologia, equità, economia.
Mettere in pratica i principi dello sviluppo sostenibile significa riuscire a indirizzare le proprie decisioni verso un equilibrio che riesca a conciliare la protezione dell’ambiente, l’equità sociale e il benessere economico.
Lo sviluppo sostenibile viene anche rappresentato con il modello dei 3 cerchi concentrici

In questa rappresentazione si nota come l’ economia si trova all’interno di una società, ma entrambe sono inserite nell’ ambiente.
Bisogna iniziare sui banchi di scuola a sensibilizzare, educare, promuovere un cambiamento generazionale verso uno sviluppo sostenibile più consapevole.
Come si può intuire dal modello circolare rappresentato, per conseguire lo sviluppo sostenibile bisogna da subito nelle scuole incominciare ad agire attraverso l’educazione ambientale perchè l’obiettivo primario sarà quello di conservare la natura e l’ambiente per le generazioni future.
Tuttavia anche se la matrice ecologica è quella prevalente, lo sviluppo sostenibile non può ridursi alla sola salvaguardia dell’ambiente ma deve interessare tutte le discipline perchè è un approccio trasversale globale.


 
PROTOCOLLO D’INTESA
Per l’attività di pesca sportiva e di riqualificazione ambientale per la provincia di Pescara
(L. 241/90 art. 15-12)





 
-          ….OMISSIS…..

Il Presente protocollo viene redatto ad integrazione del precedente protocollo, siglato in data 13 novembre 2008, come integrazione e valorizzazione sinergica del territorio parallelamente all’attività di equiturismo e palestra per l’endurance.

premesso che:

ALLEANZA SPORTIVA ITALIANA, con sede nazionale in Via della Colonna Antonina 41 – 00186 ROMA è:

-Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Consiglio Nazionale del CONI.
-Ente con Finalità Morali e Assistenziali con Decreto del Ministero degli Interni N.57/B.22684.12000° (132 ).
-Iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
-Ente iscritto al “Registro Ministero pari opportunità per la lotta alle discriminazioni”
-Associato all’ISCA ( International Sport and Culture Association ).
- Ente riconosciuto di Protezione Ambientale ai sensi e per gli effetti dell'art.13 della Legge 8 luglio 1986 n.349.
.
Con una consistenza su tutto il territorio nazionale di oltre 5.500 società affiliate con 600.000 tesserati, e di avere al suo interno il settore PESCA SPORTIVA E ATTIVITA’ SUBACQUEE.

Breve presentazione dell’ASI (Alleanza Sportiva Italiana).
Alleanza Sportiva Italiana è stato fondato nell'aprile del 1994 per iniziativa di un gruppo di dirigenti sportivi del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. Nel luglio del 1994 è giunto il primo importante riconoscimento: quello di Ente di Promozione Sportiva da parte del CONI. Da quell'anno, l'ASI ha percorso molta strada. Dopo un primo periodo di generale diffusione sul territorio, con la costituzione di Comitati Regionali e Comitati Provinciali in tutte le regioni e provincie italiane, sono stati formati anche settori tecnici nelle principali discipline sportive.
Nel 2004 è giunto anche il riconoscimento del Ministero dell'Ambiente come associazione di Protezione Ambientale.
Nel 2010 nasce “ASI Pesca”, Riconosciuta dal CONI e dal Ministero dell’Ambiente quale ente di tutela ambientale, l’ASI nel suo nuovo nato settore Pesca rappresenta la tanto invocata risposta alle perplessità e problematiche riguardanti la gestione della pesca sportiva italiana. Particolare importanza riveste il supporto fornito dall'Ente nel rapporto con gli Enti Locali, sia per la richiesta di contributi che per il reperimento di impianti sportivi. Ma è nel campo della Promozione Sociale e in quello della Formazione Professionale che l'ASI sta allargando la propria sfera di attività. Progetti in tale ambito sono stati avviati in collaborazione con diverse Regioni e con i Ministeri interessati.

Solo nella provincia di Pescara Alleanza Sportiva Italiana conta 3300 tesserati su circa 150 sedi.


1.        le parti come sopra rappresentate intendono promuovere le attività di pesca sportiva come elemento di utilizzo ecosostenibile degli ecosistemi acquatici e la vigilanza ambientale;

2.        di creare sia nuovi posti di lavoro e sia di utilizzare in modo responsabile, come risorsa stabile, l’indotto generato dall’utilizzo delle risorse del territorio.

3.        il rilancio turistico legato all’utilizzazione per fini di pesca sportiva di aree del territorio depresse o come amplificazione delle realtà già poste in essere.

4.        effettuare promozione culturale finalizzata ad una fruizione delle bellezze naturali, artistiche, culinarie e folkloristiche del territorio, con un approccio singolare ed affascinante, totalmente rispettoso dell’ambiente, permettendo la pesca sportiva un interazione diretta tra l’utente e la risorsa ambientale;

5.        le strutture Associative del settore Pesca Sportiva in Alleanza Sportiva Italiana presenti sul territorio regionale dispongono delle risorse tecniche nonché dell’esperienza  gestionale sostanziale e sono, quindi, in grado di svolgere al meglio tale attività turistica, promozionale e sportiva;

6.        l’Abruzzo, ed in particolare i territori interessati dal presente protocollo, hanno una evidente vocazione turistica e sportiva che merita di essere valorizzata, anche per le ricadute di ordine economico che ne possono derivare in vista di una sempre maggiore caratterizzazione come Regione Verde d’Europa;

7.        è necessario promuove le attività sopra descritte, anche attraverso il recupero di bacini per uso irriguo, da dotare di opportuna segnaletica e di adeguate strutture di supporto;

8.        che il territorio di seguito descritto si presta a cogliere gli obiettivi indicati, ed è particolarmente adatto alla realizzazione per le attività di pesca sportiva e di turismo piscatorio;

9.        il settore turistico alberghiero nei paesi in cui questa realtà è consolidata, ha avuto un grande impulso dalla nascita di numerosi campi di pesca, che affittano attrezzature e materiale e mettono a disposizione guide esperte;

10.    Che l’evoluzione culturale della pesca sportiva, sulla base di consolidati modelli europei, genera un’innegabile attrazione turistico-sportiva, in cui l’effetto economico non è più solamente basato sulla produzione di nutrimento, ma ugualmente sul ruolo importante che possono giocare gli ambienti acquatici a livello turistico ed economico: ciò genererebbe l’attivarsi di tutta una serie di strutture ricettive per il “pesca sportivo” che, solo in Europa, conta 60 milioni di appassionati, in Italia 4 milioni e in Abruzzo oltre 100 mila.

11.    la valle del F. Nora e le valli dei F. Saline, Fino e Tavo, per le proprie peculiarità ambientali e orografiche per le infrastrutture esistenti (agriturismi, ristoranti, B&B, alberghi, ostello, campeggi e maneggi), e per l’elevato numero di bacini per uso irriguo popolati da colonie ittiche stabili, si prestano alla realizzazione di circuiti e aree di gestione per il turismo della pesca sportiva;


le parti a recepimento delle suddette premesse, convengono quanto segue:

·         Le Associazioni affiliate all’ASI Settore Pesca Sportiva si impegnano :
-      a individuare, per la realizzazione del progetto, i siti più idonei presenti sul territorio interessato ed evidenziarli ai singoli enti territorialmente competenti per pianificare sistemi di gestione e fruizione responsabili ed ecocompatibili;
-      a gestire, nei limiti di legge e autorizzati, lo sviluppo turistico, ambientale, culturale ed operativo dei siti da avviare alla riqualificazione data dalla pesca sportiva;
-      di contribuire alla vigilanza ambientale utilizzando la presenza dei sportivi come presidi di segnalazione;
-      di istituire e assicurare un servizio di “Guide di Pesca” all’interno dei singoli progetti con la finalità di promozione e valorizzazione del territorio a supporto del turista.
-      Di dedicarsi alle discipline inerenti la pesca sportiva di ciprinidi, esocidi e percidiformi nelle acque di categoria B e nei bacini che già naturalmente li ospitano.

-          ….OMISSIS…..

·         La Provincia di Pescara ad assumere il ruolo di coordinamento delle attività mediante l’Unità Operativa Pianificazione Ambientale; a svolgere l’attività di vigilanza mediante l’unità a cavallo della polizia Provinciale; coordinare e autorizzare i piani di convenzione e/o concessione sulle acque di sua competenza; a svolgere attività di promozione turistica mediante il Servizio Turismo (campagne di comunicazione, creazione di un sito WEB dedicato, partecipazione a fiere e manifestazioni, predisposizione di opuscoli informativi).

·         La Riserva Regionale del Lago di Penne si impegna:
-      a mettere a disposizione i locali del centro visita della riserva per la realizzazione del punto informativo per la pesca sportiva e supportare i piani di valorizzazione turistica ambientale dedicata;
-      ad agevolare le eventuali procedure amministrative a tema per la pianificazione delle attività nelle aree di sua competenza;


·      Il P.N. del G. Sasso M.ti della Laga si impegna:
-        a rendere la struttura quale punto di riferimento per la pesca sportiva in collaborazione con la Riserva Naturale del Lago Di Penne;
-        a mettere a disposizione i locali del centro visita di Farindola per la realizzazione del punto informativo per la pesca sportiva e supportare i piani di valorizzazione turistica ambientale dedicata;
-        ad agevolare le eventuali procedure amministrative a tema per la pianificazione delle attività nelle aree di sua competenza


·           I comuni interessati si impegnano:
    1. ad agevolare le procedure amministrative per le eventuali autorizzazioni relative alla realizzazione di piccole strutture ricettive amovibili identificate come “punto a disposizione dei pescatori”, dell’accesso ai siti e della cartellonistica;
    2. a individuare sul proprio territorio, nei siti d’incidenza, dei punti sosta temporanea per le vetture;
    3. a mettere a disposizione i mezzi meccanici e l’operatore addetto per l’eventuale ripristino della sentieristica. I comuni che non hanno tali attrezzature provvederanno a stipulare appositi accordi con le altre amministrazioni;
    4. a finanziare la promozione turistica con un quota di 2.000,00 € ciascuno.

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